Terroir significa territorio…anzi no!
Ne avete sentito parlare in tutte le lingue (compresa quella francese) e in tutte le salse da tutti i professionisti e non che gravitano intorno al mondo del vino. È anche la parola che usa il vostro collega o amico quando vuole darsi il tono dell’intenditore.
Senza alcuna pretesa di essere esaustivi, cerchiamo di capire cosa si nasconde dietro a questa parola che sarebbe sbagliato in italiano tradurre come territorio. O meglio sarebbe assai riduttivo.
Tantissimi fattori intervengono a produrre le uve, che andranno poi vinificate.
Bene, tutti i fattori che cooperano affinché le uve siano come sono, possono definire il terroir.
Il suolo certo è il primissimo fattore, ma dovremmo annoverare allo stesso livello anche il clima della zona in cui troviamo, l’andamento climatico dell’anno in corso e al contempo il microclima dell’appezzamento specifico su cui è coltivata la vite.
Poi senza dubbio ha un rilievo l’umidità, l’acidità e il calore del suolo così come la tipologia di struttura che il terreno ha. Poi enorme rilevanza ha la tipologia di vitigno piantata, le modalità di coltura e le tipologie di trattamenti effettuati.
Può sembrare complicato, ma è essenziale conoscere il significato delle parole per valorizzare un prodotto di qualità.
Le ragioni per cui è fondamentale conoscere il “terroir”
Perché in questa armonia (o disarmonia) fra tutte queste componenti proviene la materia ‘’uva’’ che è quella che poi andrà ad originare il nostro amato vino. Il percorso non finisce perché saranno poi le tecniche di vinificazione a completare questo percorso per arrivare poi al mosto, che diventerà vino…
Fra il il dire e il bere
La selezione di Gustami percorre in lungo e largo l’Italia, ogni bottiglia è la ricerca di un’armonia che va scoperta e riscoperta attraverso l’esperienza dei sensi. Godetevi il viaggio !
Alcuni consigli per cominciare:
Friulano Doc – Borgo delle Oche