Alessandro Fedrizzi passa il suo tempo in vigna e sul trattore, in cantina durante i lunghi mesi di vendemmia in quanto le particelle vitate sono sparse fra la Valsamoggia e Zola Predosa. Ha iniziato questo mestiere per piacere e condivide la sua passione e la cantina con diversi giovani vignaioli della zona. Non è usuale il modello di business ma è necessario quando per primi in famiglia si inizia a fare gli agricoltori ed il vino. I suoi genitori, entrambi laureati in discipline scientifiche hanno sempre sostenuto la sua grande passione, sin da quando a 14 anni chiese un ettaro di vigneto in regalo per il compleanno. Non lo ottenne subito, ci mise tre lunghi anni di tentativi. Idee chiare e rispetto della tradizione ne fanno a soli 28 anni un imprenditore agricolo già da 11 vendemmie.
La rifermentazione in bottiglia è la chiave di lettura di più del 50% delle bottiglie prodotte in cantina. Sia per il Pignoletto che per la Barbera, frizzanti con carattere, come gli emiliani. Estremizzati a volte. La struttura del vino cambia in base alla sosta sui lieviti, al tipo di ri-fementazione (con diversi tipi di mosto) ed alla conseguente sboccatura. Attualmente oltre 25000 bottiglie vengono prodotte, imbottigliate e poi sboccate in cantina manualmente, con l’ausilio di macchinari che utilizzano aria compressa. Alessandro afferma che per Lui il vino è bianco e fermo, ma lo stile dei rossi é moderno, mai scontato.
Le uve per il Pignoletto Superiore sono sempre raccolte per ultime fra i bianchi e solo ed esclusivamente dalla vigna di Castello di Serravalle. I rossi sono vini freschi e dalla beva immediata, esprimono rispetto per il vitigno ed il frutto. Diverso è per l’ultima arrivata, Serravalle, Barbera riserva 2017 in bottiglia da un paio di anni e commercializzata da fine 2021. Una prima riserva per la cantina dove la struttura, l’acidità e la complessità aprono un nuovo capitolo di lettura per gli amanti dei vini rossi di corpo.
4,7 Ettari vitati con Grechetto Gentile, Malvasia, Chardonnay e vitigni resistenti Johanniter e Bronner finiti di piantare nei primi mesi del 2022. Dalla vendemmia del 2021 un metodo classico di Riesling che sarà pronto fra almeno 2 anni. Un nuovo Bianco Bologna a base Sauvignon Blanc ed Incrocio Manzoni. L’azienda ha avviato la pratica di conversione biologica da settembre 2021.